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Z o ZZ? Ecco come non sbagliare più con la zeta

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Azione o azzione? Organizziamo oppure organiziamo? Quali sono le regole che ci dicono quando la lettera "zeta" va raddoppiata e quando no? Scoprilo con Focus Junior.

Fin dalle elementari ci hanno spiegato con la regola di "zio, zia, zie" che la doppia zeta non va mai messa prima di due vocali, anche se nella pronuncia la -z viene spesso "rafforzata". Ma non è proprio così.

Come spiegare infatti l'esistenza di parole come razzia, pazzia o interrazziale?

Per svelare l'arcano, serve ricordare che la lingua italiana è figlia del latino e del greco, nonché di svariati influssi stranieri che nel corso del tempo ci hanno "prestato" alcuni termini che poi sono entrati nell'uso comune.

L'immenso vocabolario italiano è perciò colmo di parole e verbi di origine differente.

UNA REGOLA NON UNIVERSALE

La classica regola della zeta che non si raddoppia mai davanti a -zia, -zio e -zie, vale quindi solo per quei vocaboli che discendono direttamente dal latino e dal greco.

Ciò significa che la doppia zeta può essere presente:

  • in vocaboli di origine straniera (Es: razzia, che viene dal francese)
  • in vocaboli che nella loro radice contengono già la -z raddoppiata (ES: pazzo---> pazzia; razza---> razziale; organizzare---> organizziamo)

 

FONTE: Accademia della Crusca

 

 

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