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Predicato nominale, predicato verbale: ripassiamoli insieme

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Uno degli scogli più duri della grammatica italiana è distinguere il predicato nominale dal predicato verbale. Ecco un breve ripasso per rivedere le basi di questa importante regola

Dai, facciamo un po' di grammatica ! Affrontiamo un tema su cui probabilmente hai avuto qualche difficoltà nel corso degli anni, cioè il predicato. Esso è il nucleo della frase, ed è costituito dal verbo che ti dà le informazioni sul soggetto. Il predicato nominale e il predicato verbale sono i due tipi di predicato.

Predicato nominale

Il predicato nominale è formato dall'unione del verbo essere ( nella maggior parte dei casi)  - detto còpula  - a cui viene aggiunto un nome o un aggettivo che si riferiscono al soggetto, denotandone una qualità e completando il significato del verbo essere, che da solo non può reggere il significato della frase.

- Michela sarà una maestra (còpula + nome)
- Quel dottore è scrupoloso (còpula + aggettivo)
- Il libro è stato bello ( còpula + aggettivo)

Oltre al verbo essere ci sono altri verbi, detti copulativi , che assumono lo stesso valore del verbo essere. Ad esempio: sembrare, diventare, restare . Anche in questo caso, in assenza della parte predicativa, il verbo copulativo da solo non permette alla frase di avere un significato compiuto, né di avere informazioni concrete sul soggetto.

Per esempio:
- Laura sembra stanca (leggila così: Laura sembra. Non significa nulla!)
- Quel ragazzo diventerà un bravo pittore
- Il bonsai resta piccolo

ATTENZIONE:  nel  predicato nominale, il verbo essere  NON deve assumere il significato di  stare, esistere, trovarsi, rimanere, appartenere. Altrimenti ci troviamo di fronte a un predicato verbale, vedi più avanti. Inoltre,  quando il verbo essere è ausiliario nelle forme verbali composte e passive di tanti altri verbi, ricordati che sei di fronte al predicato verbale.

Predicato verbale

Il predicato verbale è costituito da un verbo predicativo, che definisce una relazione  tra soggetto e oggetto presenti all'interno di una frase.

- I ragazzi studiano in biblioteca
Il verbo, in questo caso può essere usato anche da solo (i ragazzi studiano), e può essere di forma attiva, passiva o riflessiva, transitiva o intransitiva. È qui che puoi trovare il verbo essere e trovarti in confusione...

- L'abete è stato travolto da una valanga (il verbo è travolgere)
- Chiara è andata via (il verbo è andare)

Sono predicati verbali unici e completi le voci verbali costituite con verbi servili (dovere, potere, volere) o fraseologici (stare, sapere, cominciare).

- Martina è dovuta andare
- Gianni ha cominciato a guidare.

ATTENZIONE: i verbi essere e avere, nel predicato verbale, sono ausiliari (è partito/ha detto) e ricordati che essere è predicato verbale nel caso in cui indichi: stare, esistere, trovarsi, rimanere, appartenere o sia seguito da preposizioni semplici o articolate .

- I miei amici sono sul treno.
- Andrea è in salotto
- Il libro è di Massimo e me lo ha prestato.

Riassumendo, ecco la differenza tra i due predicati

- il  predicato nominale ti dice cosa è o com'è, cioè esprime una qualità relativa al soggetto della frase.
- il predicato verbale ti chiarisce cosa fa, come sta, in che condizione o luogo si trova il soggetto  della frase.

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