Il cervo volante   (Lucanus cervus)  è il più grosso coleottero europeo e al tempo stesso quello più affascinante. Il suo nome deriva dalla presenza di due strutture che ricordano in parte le corna di un cervo  e che, invece, non sono altro che mandibole molto sviluppate, utilizzate durante i combattimenti. La cosa buffa è che, nonostante siano mandibole, i maschi di questa specie di coleottero non sono in grado di ferire mordendo. Infatti, i muscoli attaccati alle loro corna sono troppo deboli e non riescono a muoverle! Nelle femmine, invece, le mandibole sono più piccole (vedi foto sotto) e i muscoli più potenti. Dunque riesce a pizzicare e a sminuzzare.

Un cervo volante femmina. Osservatela in proporzione alla mano che lo tiene: è grande, eh!
Lo sviluppo di un cervo volante può durare tra i 3 ed i 5 anni : le uova vengono deposte alla base di vecchi alberi morenti, nei ceppi o nei solchi incisi dalle mandibole della femmina. Non appena nate, le larve di questi coleotteri del legno , già munite di potenti mandibole, iniziano a scavare lunghe gallerie nei tronchi, preparando una piccola celletta in cui avverrà la metamorfosi. Dopo circa 5 anni le larve diventano finalmente pupe e escono all'aperto (ma non prima del giugno successivo). La loro aspettativa di vita va dai circa due mesi dei maschi ai quasi 4 delle femmine.

Un esemplare di cervo volante adulto.
Nonostante ne esistano circa 1.100 specie, diffuse in tutto il mondo, dai colori più brillanti e inusuali a quelli bruni o scuri, il cervo volante è in declino, per la riduzione o la distruzione del suo habitat, in particolare per le pratiche forestali che tendono a eliminare i tronchi di vecchi alberi caduti.

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