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Animali in letargo: il ghiro

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Animali in letargo: il ghiro
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Quando dormi tanto e profondamente ti danno del ghiro. Scopriamo curiosità sull'animale che più degli altri per antonomasia va in letargo.


L'inverno sta arrivando, inizia a far freddo e passeremmo tutto il tempo a casa a farci coccolare e soprattutto dormire. Però noi non ci possiamo permettere il lusso di schiacciare pisolini lunghissimi. Ci sono animali invece che, con l'arrivo del freddo, cadono in quiescenza, cioè in un sonno reversibile che si interromperà a primavera, il letargo. Il ghiro, è probabilmente il più famoso di queste creature dal sonno pesante!

UN MAMMIFERO SONNOLENTO

Perché il ghiro si è guadagnato la fama di superdormiglione? 

Innanzitutto perché è un animale notturno  e durante il giorno nelle stagioni tiepide e calde dorme rimanendo nascosto nelle cavità degli alberi, nei nidi artificiali degli uccelli, nelle fessure dei muri e delle rocce. Vive, infatti, preferibilmente nei boschi luminosi di latifoglie o conifere. Ma è facile trovarlo anche nei frutteti e nei vigneti e in soffitte e granai.

 

Proprio quando noi umani dormiamo lui invece si riattiva alla ricerca di cibo. I suoi piatti preferiti sono foglie, cortecce, frutti con o senza guscio, uova e piccoli uccelli. È decisamente agile, ma mai quanto uno scoiattolo, nel saltare di ramo in ramo.

IL LETARGO DEL GHIRO

Durante l'autunno il ghiro si dà alla caccia grossa e accumula nella tana le provviste vegetali che consumerà durante i brevi risvegli che interromperanno il letargo invernale.

Nelle annate particolarmente fredde può restare in letargo nella sua tana per sette mesi circa. Il letargo del ghiro inizia infatti a metà ottobre e termina a metà maggio. Finito il letargo, in primavera, inizierà la sua riproduzione.

Il ghiro è un animale molto rumoroso sia quando è in attività sia quando sta riposando di giorno (se disturbato emette degli squittii). Ma non solo: quando si sente in pericolo la sua postura di allarme consiste nel mantenere il corpo eretto, emettendo un ronzio che ricorda il rumore di un alveare e battendo contemporaneamente le zampe anteriori, come un applauso.

 

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