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Esperimenti da fare a scuola: spieghiamo le correnti marine

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Per spiegare questo fenomeno possiamo realizzare in provetta la situazione che si crea con le correnti marine, dimostrando così che è possibile che l’acqua non si mischi con altra acqua.

Cerchiamo di chiarire l’apparentemente strano comportamento delle correnti marine. Eh già, perché in questo caso si tratta di acqua che non si mischia con altra acqua. Ma scopriremo che c’è acqua e acqua...

Le correnti che corrono orizzontalmente attraversando interi oceani e percorrendo migliaia di chilometri possono essere calde come la corrente del Golfo che dal Mar dei Caraibi arriva a mitigare le coste Scandinave, oppure fredde come la corrente di Humboldt che lambisce le coste cilene e peruviane rendendo quel tratto di Oceano Pacifico ricchissimo di pesci. Ma pensiamo anche alle acque marroni del Rio Negro che per chilometri corrono parallele a quelle azzurre del Rio delle Amazzoni dopo la confluenza dei due grandi fiumi sudamericani: uno spettacolo della natura (foto di copertina).

Il segreto è nella differenza di densità, di temperatura e anche di velocità dell’acqua legata al moto dei venti.

Con le esperienze che vi proponiamo realizzeremo in provetta la situazione che si crea con le correnti marine dimostrando che è possibile che l’acqua non si mischi con altra acqua quando si creano certe condizioni fisiche. E capiremo anche perché il riscaldamento globale influisce sulle correnti marine e oceaniche creando squilibri che si riflettono in modo negativo sull’intera biosfera.

ACQUA FREDDA E ACQUA CALDA

È possibile nei nostri esperimenti intervenire rispetto alla densità modificando la temperatura oppure la concentrazione salina. Nel primo caso occorre ricordare che un liquido scaldato si dilata e quindi la sua densità diminuisce; al contrario, quando è raffreddato la densità aumenta. Insomma, quando scaldiamo un liquido, il volume aumenta a parità di massa e quindi la densità diminuisce; se lo raffreddiamo il volume diminuisce.

L’acqua, per via della sua formula chimica con atomi di idrogeno elettricamente carichi in modo positivo e atomi di ossigeno negativi, e a causa della forma delle molecole, si comporta invece in modo diverso. La densità massima è raggiunta a +4°C (per essere più precisi a +3,98°C). Al di sotto di questa temperatura la densità torna a diminuire.

Il ghiaccio, infatti, ha densità minore dell’acqua e galleggia sopra di essa. Se mettiamo in provetta acqua fredda e sopra depositiamo lentamente acqua più calda e colorata otterremo la situazione che si crea in natura dove correnti di acqua calda per tale motivo restano separate dall’acqua fredda. Possiamo poi renderci conto anche dell’effetto global warming: lasciando la provetta a temperatura ambiente, dopo un po’ la temperatura dell’acqua fredda aumenta e, annullate le differenze termiche, la nostra corrente marina in miniatura...scompare.

ACQUA SALATA E ACQUA DOLCE

Se invece vogliamo modificare la densità agendo sulla concentrazione di una sostanza basta usare una soluzione di acqua e sale e depositare su di essa acqua dolce colorata. Anche in questo caso si noterà che le due parti resteranno separate perché l’acqua dolce ha una concentrazione di sali molto inferiore all’acqua cosiddetta salata.

Se poi vorremo concludere con un esperimento davvero stupefacente, potremo far galleggiare il vino sull’acqua. In questo caso la densità del vino è minore di quella dell’acqua perché contiene una certa quantità di alcool, che ha una densità pari solo a 0,8 confronto a circa 1 dell’acqua.

Una raccomandazione: quest’ultimo esperimento richiede un po’ di accortezza, perché se versiamo il vino senza particolari attenzioni si rischia di ottenere una soluzione rosa.

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