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FocusJunior.itScienzaEcologiaStagioniLo sapevi che | Perché esiste l’anno bisestile?

Lo sapevi che | Perché esiste l’anno bisestile?

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Il 2016, così come il 2012, è un anno bisestile: oggi è lunedì 29 febbraio. Perché si dice "anno bisesto, anno funesto?". Te lo dice Focus Junior!

Il 2016 è un anno bisestile. Cosa significa? Per quale motivo, ogni 4 anni, si aggiunge un giorno a febbraio?

L'anno bisestile è la soluzione a un problema che ha sempre fatto scervellare gli astronomi, ossia lo "scollamento" fra anno solare e anno civile. Quest'ultimo, di 365 giorni, non è esattamente uguale all'anno solare, che misura 365 giorni, 5h, 48m, 45s.
Se l'anno civile non andasse di pari passo con l'anno solare, si avrebbe uno spostamento delle stagioni nell'arco dell'anno. L'equinozio di primavera potrebbe finire per scivolare, col tempo, dal 21 marzo verso aprile, poi a maggio, a giugno, ecc.

Un problema, per una società che si basa sull'agricoltura e sui cicli delle stagioni!

Il ritardo dell'anno civile che si accumula ogni anno su quello solare ci porta, così, alla soluzione di avere nel calendario un giorno in più ogni quattro anni!

Questa soluzione non è stata per niente semplice da trovare! Vediamo la sua storia

UN PO' DI STORIA

Ai tempi di Romolo, intorno al VIII secolo a.C, l'anno civile era di 304 giorni, divisi in 10 mesi. I mesi di gennaio e febbraio furono aggiunti da Numa Pompilio, che 
ha così portato l'anno a 355 giorni (equivalente all'anno lunare). Tuttavia, la differenza di circa dieci giorni e mezzo fra l'anno solare e quello civile provocò col tempo una grandissima confusione tra tempo civile e tempo delle stagioni.

Giulio Cesare, nel 46 a.C., fece a una nuova riforma seguendo le indicazioni dell'astronomo alessandrino Sosigene. Non a caso, il 46 a.C. fu definito da Cesare l'ultimus annus confusionis ossia l'ultimo anno di confusione!

Fu così inaugurato il calendario giuliano. L'anno divenne di 365 giorni e ogni quattro anni si aggiungeva un giorno in più.
L'anno con il giorno aggiuntivo fu detto bisestile, perché si scelse di raddoppiare il 23 febbraio, il giorno "sextus" ovvero il sesto giorno prima delle calende di marzo.
Doppio giorno sesto, quindi bisesto! 

Subito dopo la morte di Cesare, si ricominciò a commettere errori, finché Augusto sistemò di nuovo le cose, anche se il calendario civile e l'anno solare continuavano a non andar molto d'accordo! 

Per questo secoli dopo, nel 1582, papa Gregorio XIII fece di nuovo ordine e, calcoli alla mano, arrivò a formulare il cosiddetto calendario gregoriano, quello che usiamo tuttora. Con questa riforma divennero bisestili tutti gli anni non terminanti con due zeri e divisibili per 4, e quegli anni terminanti con due zeri ma divisibili per 400.

Anno bisesto anno funesto?

 

Tranquilli! L'anno bisestile è un anno come tutti gli altri! Le statistiche ci dicono che le sventure capitano con la stessa frequenza ogni anno. In realtà, la cattiva fama dell'anno bisestile deriverebbe dal fatto che febbraio era, per gli antichi romani, un mese poco allegro: era il Mensis Feralis, ovvero il mese dei morti, dedicato a riti per i defunti perché, secondo il calendario arcaico, si trattava dell'ultimo mese prima del nuovo anno, che nasceva a marzo. A febbraio si celebravano le Terminalia, dedicate a Termine, dio dei Confini e le Equirie le gare simbolo della conclusione di un ciclo cosmico, quindi simbolo di morte e di fine.

Un altro motivazione è di natura psicologica e superstiziosa: le cose fuori dal comune o poco frequenti, sono percepite come diverse possono fare paura.

La tradizione popolare vede, piuttosto, gli anni bisestili come favorevoli a ogni nuova impresa, a ogni cambiamento di vita o di mestiere. Sotto una buona stella pare accompagnare chi nasce il 29 febbraio.
Una tradizione irlandese antichissima vuole che le donne possano dichiararsi agli uomini solo il 29 febbraio! Altro che San Valentino!
In caso di rifiuto, l’uomo doveva addolcire la delusione della donna con un bacio, un dono in denaro (una sterlina) e un paio di guanti o un abito di seta.

 

CURIOSITÀ

Dal 1980 in Francia, e solo il 29 febbraio, esce in edicola il giornale “La Bougie du Sapeur”. I profitti della vendita vanno tutti in beneficenza. Altro che anno funesto! Si tratta di un anno proprio benefico!

 

E IL 30 FEBBRAIO?

Abbiamo avuto anche quello! In Svezia il 1712 fu un anno "doppiamente bisestile", cioè con il 29 e il 30 febbraio. Il 1 ottobre 1929 l'Unione Sovietica iniziò ad utilizzare il calendario rivoluzionario sovietico, nel quale ogni mese aveva 30 giorni, e i rimanenti 5 o 6 giorni erano festività senza mese. Quindi nel 1930 e nel 1931 ci fu un 30 febbraio!

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